La sicurezza stradale richiede un approccio integrato che includa la scelta di veicoli con alte valutazioni Euro NCAP e l’utilizzo di officine certificate SERMI. L’adozione di tecnologie avanzate di assistenza alla guida e una gestione attenta delle flotte, come manutenzione predittiva e verifica dello stato dei veicoli, possono ridurre significativamente i rischi. È fondamentale che aziende e privati facciano scelte consapevoli per promuovere una cultura della sicurezza sulle strade.
Una brutta notizia
Il 23/10/2024 Maurizio, operaio 47enne, è morto schiacciato da un camion in retromarcia. Spesso, tragedie come questa derivano da distrazione o superficialità (del conducente o di chi si trova dietro al mezzo), e potrebbero essere evitate con dispositivi poco costosi, come cicalini, videocamere di retromarcia, ecc.
Il Codice della Strada, peraltro ad oggi in revisione, non li trova necessari (male!). I regolamenti europei ci vengono invece in aiuto (vedi il “GSR-2”), imponendo dispositivi di questo tipo (tra i tanti per la sicurezza), già da quest’anno per i veicoli di nuova immatricolazione. Ma ci vorranno anni prima che tutti i veicoli circolanti su strada siano attrezzati a dovere. E, nel frattempo, continueremo ad avere morti assurde come questa.
Visto che il Codice della Strada non ci aiuta, ragioniamo almeno a livello di sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008). Cari Datori di Lavoro ed RSPP: ricordatevi di valutare il “rischio investimento” nei vostri Documenti di Valutazione del Rischio (DVR). E considerate che adeguare un mezzo pesante per ridurre il rischio di infortunio mortale per una retromarcia è una spesa sicuramente affrontabile. Ecco, tenetelo presente. Perché, poi, di certo lo terrà presente (giustamente) il giudice!
Andiamo ora nello specifico, analizzando il Regolamento “GSR”, il programmaEuroNCAP e la certificazione SERMI per le officine.
Il Regolamento (UE) 2019/2144
Il Regolamento (UE) 2019/2144, noto anche come Regolamento sulla sicurezza generale dei veicoli (GSR), stabilisce i requisiti di omologazione per la sicurezza generale dei veicoli a motore e la protezione degli occupanti dei veicoli e degli altri utenti vulnerabili della strada. Questo regolamento si applica ai veicoli delle categorie M, N e O, come definito nell’articolo 4 del Regolamento (UE) 2018/858 (al quale apporta alcune modifiche), e ai sistemi, componenti e unità tecniche separate destinate a tali veicoli.
Il regolamento è stato ulteriormente dettagliato da alcuni regolamenti delegati che hanno stabilito norme più precise riguardanti aspetti tecnici specifici e procedure di prova per l’omologazione dei veicoli. Ad esempio:
- Il Regolamento delegato (UE) 2021/1243 riguarda l’interfaccia di installazione di dispositivi di tipo alcolock nei veicoli a motore.
- Il Regolamento delegato (UE) 2021/1341 stabilisce norme dettagliate per le procedure di prova e i requisiti tecnici specifici per l’omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda i sistemi di avviso di disattenzione e stanchezza del conducente.
- Il Regolamento delegato (UE) 2021/1958 si occupa delle procedure di prova e dei requisiti tecnici specifici per l’omologazione dei veicoli a motore per quanto riguarda i sistemi di adattamento intelligente della velocità.
- Il Regolamento delegato (UE) 2022/545 elabora norme dettagliate sulle procedure di prova e i requisiti tecnici specifici per l’omologazione dei veicoli a motore relativamente ai registratori di dati di evento.
Le disposizioni di questo regolamento sono fondamentali per garantire che i veicoli a motore e i loro rimorchi siano conformi agli standard di sicurezza necessari per proteggere sia gli occupanti dei veicoli che gli altri utenti della strada. Le norme dettagliate fornite dai regolamenti delegati aiutano a definire ulteriormente i requisiti tecnici e le procedure di prova necessarie per l’omologazione dei veicoli a motore, contribuendo così a garantire che i veicoli in circolazione siano sicuri e conformi alle normative UE in materia di sicurezza stradale.
Il programma Euro NCAP
Euro NCAP (European New Car Assessment Programme) è un’organizzazione indipendente che valuta la sicurezza dei veicoli nuovi attraverso una serie di test e valutazioni. Il suo obiettivo principale è fornire ai consumatori informazioni sulla sicurezza dei veicoli, aiutandoli a prendere decisioni informate durante l’acquisto di un’auto nuova. Dal 1997, Euro NCAP ha sviluppato un sistema di valutazione a cinque stelle per fornire ai consumatori un’idea del livello di sicurezza delle nuove auto, sia per gli occupanti che per gli altri utenti della strada.
Le valutazioni si basano su quattro aree principali: protezione degli occupanti adulti, protezione degli occupanti bambini, protezione degli utenti vulnerabili della strada (come pedoni e ciclisti) e sistemi di assistenza alla sicurezza. Le auto vengono sottoposte a vari test, tra cui impatti frontali, laterali, contro un palo e contro un pedone. Vengono anche valutati i sistemi di assistenza alla guida attiva. I criteri di valutazione Euro NCAP sono stati aggiornati nel tempo per tenere il passo con l’evoluzione della tecnologia automobilistica e dei sistemi di sicurezza.
Da qualche anno, Euro NCAP ha introdotto nuovi protocolli di verifica delle tecnologie per la guida assistita e ha ampliato l’attenzione sulla sicurezza post-incidente, come le conseguenze sugli altri veicoli coinvolti nell’incidente e le informazioni per la situazione di “post-crash”. Inoltre, l’organizzazione ha posto maggiore enfasi sull’area della sicurezza attiva, valutando i sistemi dell’autoveicolo volti a prevenire il sinistro stradale. È importante notare che ottenere le cinque stelle Euro NCAP non è più semplice come lo era in passato, a causa dei requisiti sempre più elevati necessari per assicurarsi il massimo dei voti. Pertanto, una valutazione a cinque stelle ottenuta oggi non è direttamente comparabile con un modello che ha ottenuto la stessa valutazione quattro o cinque anni fa.
Peraltro, c’è oggi il tema della distrazione data dai touchscreen. Un sondaggio tra gli automobilisti del Regno Unito conferma questa preferenza, indicando i comandi vocali come alternativa più sicura, sebbene non sempre perfetta. Uno studio di What Car? su 1500 conducenti mostra che il 71% preferisce la voce per navigare tra le funzioni dell’auto, riducendo le distrazioni da menù complessi (e comunque, un test su 20 nuovi modelli ha rilevato problemi di comprensione nel 58% dei casi). Per il massimo punteggio di sicurezza Euro NCAP, sarà necessaria la presenza di comandi fisici per clacson, frecce (anche nella modalità “emergenza”), tergicristalli e pulsante di chiamata d’emergenza con eCall.
Se siete in procinto di cambiare auto, o di acquisirne di nuove per la flotta aziendale, vi suggerisco vivamente di consultare il portale Euro NCAP e di scegliere solo auto con la valutazione di sicurezza a cinque stelle!
E lo stesso discorso si può fare anche per i veicoli commerciali (es. furgoni) e per i mezzi pesanti: sempre EuroNCAP ci fornisce le classificazioni di sicurezza anche per queste categorie di veicoli, offrendo un ottimo aiuto ai fleet manager. Vi invito vivamente a consultare il sito di EuroNCAP ed a sfruttare queste informazioni.
La certificazione SERMI per le officine
Non solo le auto, ma anche le officine vanno scelte con cura. Partendo certamente da quelle con un sistema di gestione certificato per la qualità del servizio offerto (quindi ISO 9001), ma non solo. E’ utile considerare anche la certificazione SERMI.
Il SERMI (Security-related Electronic Repairer’s Metadata Interchange) è un sistema di certificazione europeo progettato per garantire un accesso sicuro e standardizzato alle informazioni tecniche sensibili dei veicoli. Questo sistema assicura che solo operatori autorizzati e certificati possano accedere ai dati relativi alla sicurezza, semplificando le procedure per officine e fornitori di servizi remoti (RSS – Remote Service Supplier). La certificazione SERMI offre diversi benefici. Permette un accesso unificato alle informazioni di sicurezza di diversi costruttori automobilistici con un unico login, eliminando la necessità di richiedere autorizzazioni separate per ogni marca di veicoli. Inoltre, il processo di certificazione è più rapido rispetto alle singole richieste ai costruttori e la validità della certificazione è prolungata per cinque anni.
Per ottenere la certificazione, l’azienda deve presentare richiesta come RSS e certificare almeno un dipendente come RSSe (Remote Service Supplier employee). È possibile richiedere la certificazione per dipendenti aggiuntivi contestualmente.
Al momento, non esiste un elenco pubblico ufficiale delle officine certificate SERMI in Italia, poiché il sistema è in fase di implementazione. Si prevede che il SERMI entrerà pienamente in vigore nel corso del 2024. Le officine certificate saranno riconoscibili attraverso uno speciale logo SERMI esposto nella loro sede. Enti di certificazione accreditati potrebbero in futuro pubblicare elenchi delle aziende certificate.
I requisiti della certificazione SERMI sono stati definiti a livello europeo attraverso il Regolamento Delegato (UE) 2021/1244 della Commissione Europea. Questo regolamento ha stabilito le procedure per l’accesso alle informazioni sulla sicurezza dei veicoli, coinvolgendo associazioni dei costruttori di veicoli, rappresentanti degli operatori indipendenti del settore aftermarket e associazioni di categoria degli autoriparatori. L’associazione SERMI ha avuto un ruolo chiave nella definizione degli standard operativi e dei dettagli tecnici dello schema di certificazione.
Il SERMI rappresenta quindi un importante strumento per standardizzare e semplificare l’accesso alle informazioni tecniche sensibili nel settore automobilistico. Garantisce elevati standard di sicurezza e professionalità per officine e fornitori di servizi remoti, facilitando le operazioni e riducendo i costi associati all’accesso alle informazioni dei costruttori. Invito i fleet manager ed i responsabili delle manutenzioni delle flotte veicolari a informarsi su questa certificazione ed a scegliere officine certificate! E, in parallelo, suggerisco a chi effettua audit di certificazione ISO 39001 su tali organizzazioni, di valutare positivamente il fatto che si affidino ad officine in possesso di certificazione SERMI (per quanto, naturalmente, la qualifica delle officine è solo uno dei tanti elementi di sistema da valutare).
Ulteriori possibili interventi sulla “componente veicolo” per ridurre il rischio stradale sul lavoro
- Utilizzo di dispositivi di assistenza alla Guida: Utilizzo di dispositivi per evitare il colpo di sonno, sensori o specchietti retrovisori panoramici per eliminare i punti ciechi, dispositivi di localizzazione GPS, e in generale dispositivi di assistenza alla guida “ADAS”).
- Programmi di Gestione del Parco Veicoli: Implementazione di manutenzione programmata e predittiva, con acquisizione di informazioni sullo stato dei mezzi.
- Definizione di una specifica policy sulle “grey fleet”, cioè sulle auto di proprietà dei dipendenti utilizzate per spostamenti di lavoro.
- Rinnovo dei Veicoli: basato su criteri di affidabilità e consumo, o sostituzione integrale con servizi in leasing per avere veicoli sempre aggiornati e manutenuti.
- Verifica dello stato dei veicoli: controllo via web dello stato dei veicoli in merito a revisioni e validità dell’assicurazione (operazioni fattibili inserendo semplicemente il numero di targa nelle pagine web apposite del sito Il portale dell’Automobilista). Segnalo inoltre agli interessati che questa operazione torna molto utile anche in occasione di audit o controlli su un veicolo o su una flotta.
Conclusioni
La sicurezza stradale è un tema di fondamentale importanza, e intervenire sulla “componente veicolo” può fare la differenza nel prevenire incidenti e salvare vite. L’adozione di tecnologie avanzate, come i dispositivi di assistenza alla guida e i sistemi di sicurezza obbligatori introdotti dai regolamenti europei, rappresenta un passo significativo verso la riduzione dei rischi sulle nostre strade.
È essenziale che le aziende e i responsabili delle flotte aziendali prendano coscienza dell’importanza di queste misure, investendo nella sicurezza dei veicoli e scegliendo officine certificate, come quelle con certificazione SERMI. Non possiamo aspettare che il Codice della Strada si adegui completamente; dobbiamo agire proattivamente, considerando anche le responsabilità dettate dal D.Lgs. 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro.
La tragica perdita di Maurizio ci ricorda che spesso le soluzioni per evitare incidenti sono alla nostra portata e non richiedono investimenti proibitivi. Implementare sistemi di allerta per le manovre in retromarcia o dispositivi che eliminano gli angoli ciechi può prevenire incidenti fatali.
Invito tutti i datori di lavoro, i responsabili della sicurezza e i fleet manager a riflettere su quanto discusso e ad agire di conseguenza. La sicurezza stradale non è solo una questione di norme e regolamenti, ma di responsabilità etica e morale verso i propri dipendenti e la collettività. Solo attraverso un impegno concreto e condiviso possiamo ridurre significativamente i rischi e costruire un ambiente di lavoro e di vita più sicuro per tutti.