I programmi di finanziamento per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile offrono strumenti essenziali per migliorare infrastrutture e ridurre gli incidenti. In questo articolo analizzo le principali iniziative nazionali ed europee, evidenziando criticità e opportunità. Una gestione strategica e integrata dei fondi è basilare per massimizzare l’impatto, garantendo strade più sicure e una mobilità inclusiva e sostenibile.
Premessa
La sicurezza stradale e la mobilità sostenibile rappresentano due pilastri fondamentali per lo sviluppo di città e territori più vivibili e inclusivi. In questo contesto, i programmi di finanziamento, sia a livello nazionale che europeo, svolgono un ruolo chiave nel supportare progetti mirati a ridurre gli incidenti stradali, migliorare le infrastrutture e promuovere modalità di trasporto più sostenibili. Tuttavia, la complessità nell’accesso ai fondi e la necessità di una pianificazione integrata sollevano interrogativi sulla reale capacità di sfruttare appieno queste opportunità.
In questo articolo, esploreremo i principali strumenti di finanziamento disponibili, analizzandone le caratteristiche e le potenzialità, con l’obiettivo di capire se stiamo realmente utilizzando al meglio queste risorse per rendere le nostre strade più sicure e sostenibili.
I programmi italiani
In Italia, il finanziamento degli interventi per la sicurezza stradale è sostenuto attraverso vari programmi nazionali, con l’obiettivo di migliorare la mobilità in termini di sicurezza, sostenibilità e inclusività. Queste iniziative sono in linea con le strategie nazionali ed europee volte a ridurre gli incidenti stradali e a potenziare le infrastrutture. Ecco una panoramica dei principali strumenti e delle iniziative recenti:
Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS) 2030
Il PNSS 2030, approvato nel 2022, mira a ridurre del 50% entro il 2030 le vittime e i feriti gravi degli incidenti stradali rispetto al 2019. Il piano adotta l’approccio “Safe System” e prevede interventi quali l’istituzione di un Osservatorio Nazionale per la Sicurezza Stradale, l’ammodernamento delle infrastrutture e campagne di educazione stradale mirate a specifiche categorie a rischio, come giovani, anziani, ciclisti e pedoni. Ambiente Sicurezza Web
Fondo per la Sicurezza della Rete Stradale (2025-2029)
Con il Decreto Ministeriale del 26 aprile 2022, il Ministero delle Infrastrutture ha stanziato 1,375 miliardi di euro per interventi straordinari di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete viaria. Le risorse saranno distribuite in tranche annuali di 275 milioni di euro dal 2025 al 2029, focalizzandosi sulle strade delle province, delle regioni e delle città metropolitane. Ambiente Sicurezza Web
Fondo Investimenti Stradali nei Piccoli Comuni
Nel 2024, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha destinato 20 milioni di euro a 159 comuni con meno di 5.000 abitanti per interventi di messa in sicurezza e manutenzione delle strade comunali. Il finanziamento prevede un importo massimo di 150.000 euro per progetto, con l’obiettivo di supportare le piccole comunità nel miglioramento delle infrastrutture locali. MIT
Programmi per la Protezione dei Pedoni nei Grandi Comuni
In attuazione del PNSS 2030, il Decreto Ministeriale 408 del 22 dicembre 2022 ha previsto il riparto di finanziamenti per programmi di intervento a favore della protezione dei pedoni, destinati ai 14 grandi comuni individuati nel rapporto annuale ISTAT sull’incidentalità stradale. Questi interventi mirano a migliorare la sicurezza dei pedoni nelle aree urbane con maggiore tasso di incidentalità. MIT
Fondo per la Messa in Sicurezza di Strade, Ponti e Viadotti
Nel 2024, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha istituito un fondo di 50 milioni di euro, suddiviso in 18 milioni per il 2023, 20 milioni per il 2024 e 12 milioni per il 2025, per realizzare interventi urgenti di messa in sicurezza di tratti stradali, ponti e viadotti. Questo fondo è rivolto principalmente ai comuni con una popolazione non superiore a 5.000 abitanti, per interventi di importo non superiore a 150.000 euro. Rivista Tir
Programmi di Educazione e Sensibilizzazione alla Sicurezza Stradale
Il PNSS 2030 prevede campagne di informazione e formazione rivolte a diverse categorie di utenti della strada, con particolare attenzione ai giovani conducenti e agli utenti vulnerabili. Queste iniziative mirano a promuovere comportamenti sicuri e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della sicurezza stradale. Superlap
I principali programmi europei di finanziamento in tema di mobilità e trasporti.
Ecco di seguito i principali programmi europei per il finanziamento di iniziative legate a mobilità e trasporti.
- Horizon Europe: è il più grande programma di ricerca e innovazione dell’Unione Europea. Il programma fornisce finanziamenti per progetti in diverse aree, compresa la mobilità sostenibile, la ricerca e l’innovazione nel settore dei trasporti, incoraggiando lo sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative. Horizon Europe mira a promuovere lo sviluppo economico, la crescita sostenibile e la competitività dell’UE attraverso il sostegno alla ricerca e all’innovazione.
- L’EIC Accelerator è un programma di finanziamento nell’ambito di Horizon Europe rivolto a startup e PMI con prodotti, servizi o modelli di business innovativi. Offre finanziamenti fino a €2,5 milioni a fondo perduto e investimenti in equity fino a €15 milioni. Il programma supporta attività come prototipazione, testing, studi clinici, ampliamento, design, costruzione, commercializzazione e internazionalizzazione. Le risorse totali del programma sono di 496.760.000 Euro, con metà finanziata da Next Generation EU. Le imprese vincitrici riceveranno anche servizi di accelerazione come mentoring, business coaching e supporto nella comunicazione. Il programma è aperto a PMI e startup innovative in ogni settore, con l’obbligo di aver testato e convalidato la componente tecnologica dell’innovazione proposta in un ambiente pertinente. Qui un data-hub interattivo, facile da consultare.
- LIFE: è il programma dell’Unione Europea per l’ambiente e l’azione per il clima. Il programma fornisce finanziamenti per la tutela dell’ambiente, la conservazione della natura e la lotta ai cambiamenti climatici, inclusi progetti nel settore della mobilità sostenibile. Il suo obiettivo principale è promuovere uno sviluppo sostenibile e favorire la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
- Il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), noto anche come European Regional Development Fund (ERDF), rappresenta una fonte di finanziamento importante dell’UE che contribuisce a migliorare la coesione economica, sociale e territoriale all’interno dell’Unione europea. Il programma offre finanziamenti per progetti di sviluppo regionale, compresi gli investimenti nelle infrastrutture dei trasporti sostenibili, e svolge un ruolo importante nel sostenere l’integrazione europea attraverso l’offerta di risorse finanziarie per stimolare la crescita economica e sociale, rafforzare la competitività regionale e ridurre le disparità socioeconomiche tra diverse aree dell’Unione.
- Il programma URBACT dell’Unione Europea è un’iniziativa di cooperazione territoriale che mira a promuovere lo sviluppo urbano sostenibile e integrato attraverso la condivisione di conoscenze e buone pratiche tra le città e gli altri livelli di governo. In particolare, per quanto riguarda la mobilità urbana, nell’ambito del programma è stata implementata l’iniziativa Walk’n’Roll, per sviluppare interventi innovativi che riducono l’uso dell’auto e promuovono la mobilità sostenibile nelle città. L’idea alla base di questa iniziativa è che una metropoli o una regione urbana possa essere sostenibile solo se i cittadini possono utilizzare efficacemente il trasporto pubblico in combinazione con i mezzi di mobilità attiva, come camminare o andare in bicicletta, e lasciare a casa le proprie automobili. Un esempio di successo in Italia è la città di Parma, che ha dimostrato l’importanza di una spinta verso la mobilità sostenibile in un momento storico in cui l’adattamento al cambiamento climatico deve essere una priorità assoluta delle politiche urbane.
- Da non dimenticare le attività svolte da EIT – European Institute of Innovation and Technology, con riferimento alla sezione Urban Mobility. Anche qui le opportunità sono tante. Segnalo ad esempio le nuovissime “Smart Call”, caratterizzate da estrema semplicità nella fase di sottomissione della proposta e di monitoraggio dei risultati. E con anche una intelligente impostazione dal punto di vista finanziario, che prevede un meccanismo che produce introiti in modo da “alimentare” i programmi futuri.
Aggiungo inoltre una informazione utile per chi cerca finanziamenti nel mondo della sicurezza stradale. La Commissione Europea (EC) e la European Investment Bank (EIB) hanno lanciato una nuova iniziativa per aiutare le autorità pubbliche e il settore privato ad accedere a finanziamenti e prestiti per la sicurezza stradale. La “Safer Transport Platform – Road Safety Advisory” fornisce un unico punto di accesso all’intera gamma di servizi di consulenza e prodotti finanziari della BEI e della EC. Il servizio è supportato dallo European Investment Advisory Hub (EIAH), e tra i progetti ammissibili ci possono essere: programmi di risanamento stradale; misure di moderazione del traffico; infrastrutture per ciclisti e pedoni; soluzioni IT per una gestione più sicura del traffico e misure per migliorare la sicurezza delle flotte di veicoli.
Facciamoci aiutare dall’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE)!
L’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) è un’associazione italiana senza scopo di lucro che opera in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e la Commissione Europea. Fondata nel 1990, APRE ha l’obiettivo di sostenere e agevolare la partecipazione italiana ai programmi per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione a livello europeo. APRE offre servizi di informazione, formazione e assistenza sui programmi europei di finanziamento alla ricerca e innovazione.
Attraverso la sua rete di sportelli regionali su tutto il territorio nazionale, APRE fornisce supporto nella ricerca di opportunità di finanziamento, nella preparazione e presentazione delle proposte di progetto e nella gestione dei progetti finanziati. Inoltre, APRE partecipa a reti e progetti europei a supporto di ricerca e innovazione e svolge attività di cooperazione internazionale e di sostegno alla diplomazia scientifica, in collaborazione con la Commissione europea.
Grazie alla partecipazione di APRE nelle attività della Commissione Europea, nei partenariati internazionali e nelle reti europee, gli associati hanno accesso diretto e privilegiato a tutte le informazioni ed i servizi, incluso quelli di “ricerca partner”, utili ad una partecipazione di successo nell’ambito dei vari Programmi di finanziamento.
Un invito all’azione!
La disponibilità di programmi di finanziamento per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile, sia a livello nazionale che europeo, rappresenta un’opportunità cruciale per migliorare la qualità delle nostre infrastrutture e promuovere una mobilità più sicura e inclusiva. Tuttavia, la domanda centrale è se stiamo realmente sfruttando queste risorse in modo efficace.
Da un lato, le iniziative come il PNSS 2030, i fondi per i piccoli comuni e le campagne di sensibilizzazione testimoniano un impegno concreto delle istituzioni per affrontare le sfide della sicurezza stradale. Dall’altro, persistono criticità, come la difficoltà per molti enti locali di accedere ai fondi disponibili, la frammentazione degli interventi e la carenza di una visione strategica integrata che includa tutte le fasi, dalla pianificazione alla manutenzione e al monitoraggio degli effetti.
Per capitalizzare al massimo queste risorse, è essenziale investire non solo nei progetti infrastrutturali, ma anche in strumenti di supporto tecnico-amministrativo per facilitare l’accesso ai fondi, in formazione continua per i professionisti del settore e in un coordinamento più efficace tra i diversi livelli di governo. Solo attraverso un approccio più sistematico e inclusivo possiamo garantire che questi programmi generino un impatto tangibile e contribuiscano realmente a ridurre l’incidentalità stradale e a migliorare la qualità della vita nelle nostre città e territori.