La maggior parte degli infortuni gravi sul lavoro avviene su strada, ma non sono da trascurare le problematiche relative al movimento ed all’interazione tra lavoratori e veicoli negli spazi interni alle aziende. Ecco le linee guida da seguire per ridurre i rischi legati alla viabilità aziendale.
Negli stabilimenti Amazon i lavoratori sono obbligati a parcheggiare la propria auto in retromarcia, in modo che poi alla sera, quando la si riprende per andare via, si possa uscire dal posto auto in “marcia avanti”, con le migliori condizioni di visibilità (e riducendo quindi il rischio di incidenti).
Sembra una piccola cosa, ma non è così. Le manovre di uscita dai parcheggi in retromarcia possono essere difficoltose, e farle con la stanchezza accumulata dopo un turno di lavoro non è certo il massimo.
Questa iniziativa è una delle tante che si possono prendere per ridurre il rischio di infortuni nell’ambito della viabilità interna di aziende, spazi commerciali e stabilimenti produttivi, viabilità spesso priva di accorgimenti di sicurezza in quanto erroneamente considerata solo come “zona di passaggio”, e quindi ritenuta sostanzialmente a basso rischio.
Ma gli incidenti possono purtroppo accadere anche in queste aree, considerando peraltro i comportamenti più “disinvolti” che spesso si vedono assumere da alcuni lavoratori che, all’aperto, tendono ad abbassare la guardia (compresi quelli di ditte esterne che accedono al sito per operazioni di carico/scarico, manutenzione, ecc.). I datori di lavoro ed i responsabili della sicurezza devono quindi studiare la cosa con un occhio particolare, e prendere misure adeguate elaborando veri e propri piani per la gestione in sicurezza della viabilità interna.
I piani della viabilità interna non riportano solo le indicazioni da dare per parcheggiare le auto, ma affrontano molti altri elementi critici (con riferimento, ad esempio, alla circolazione dei mezzi pesanti, dei carrelli elevatori, ecc.)
Perché è importante seguire delle linee guida
In tema di sicurezza sul lavoro, è ben noto agli addetti ai lavori il fatto che la maggior parte degli infortuni gravi avviene su strada (sia in fase di itinere che durante l’attività lavorativa vera e propria). Si tratta di problemi legati alla gestione dei veicoli in ambito esterno all’azienda, per la cui gestione esistono metodologie e standard (come “ISO 39001”) riconosciuti a livello internazionale.
Occorre però considerare anche le criticità relative al movimento ed all’interazione tra lavoratori e veicoli in ambito interno all’azienda (in piazzale, in capannone o in magazzino). In tale contesto, totalmente inibito al traffico esterno, possono manifestarsi seri rischi per l’incolumità delle persone a causa dell’uso dei mezzi di lavoro.
Per un corretto approccio alla progettazione, innanzitutto occorre considerare che, trattandosi di zone interne ad aree produttive, e non di rete stradale aperta al pubblico, non vige in questi ambiti il Codice della Strada. Tuttavia, suggerisco come buona prassi, in luoghi di questo tipo, di adottare “norme” di circolazione e segnaletica analoghe a quelle vigenti sulle strade pubbliche (es. per passaggi pedonali, zone di rispetto, ecc.). Questo consente infatti di rendere facilmente riconoscibili le regole di movimento all’interno del sito e di ridurre il disorientamento a cui possono essere eventualmente soggetti i conducenti dei mezzi esterni che vi accedono. Ma questo è giusto un esempio: in ogni caso, occorre effettuare una progettazione specifica relativa al sito preso in esame.
Oltre alle indicazioni fornite dall’Allegato IV del Testo Unico per la Salute e la Sicurezza dei Lavoratori (D.Lgs. 81/08), vengono in aiuto queste linee guida (che io uso spesso nei lavori di questo tipo):
- Linea guida “Guida alla sicurezza della viabilità delle imprese”, prodotte dall’Ente Bilaterale Emilia-Romagna, 2002 (pdf);
- Linee guida “Workplace transport safety – A brief guide”, prodotte dall’ente anglosassone Health and Safety Executive (HSE), 2013 (pdf).
- Codice di Pratica britannico “PAS 13” (ne parlo alla fine).
Riporto intanto di seguito integralmente le linee guida, tradotte in italiano, del secondo documento citato.
SICUREZZA DEL SITO – IL LAYOUT
Separazione tra pedoni e veicoli
Ogni sito è diverso da ogni altro, e può presentare diversi pericoli. Tuttavia, un sito ben progettato e gestito facendo attenzione alla segregazione tra veicoli e persone consente di ridurre il rischio di incidenti. Occorrerebbe dunque realizzare percorsi pedonali e percorsi veicolari separati. Inoltre, si dovrebbe cercare di utilizzare il più possibile i sensi unici di circolazione per i veicoli e di eliminare la necessità di fare manovre di retromarcia.
Ove la segregazione non fosse possibile, occorre segnalare in modo adeguato i percorsi pedonali e veicolari, utilizzando adeguatamente la segnaletica e le barriere.
È opportuno predisporre entrate e uscite separate per veicoli e pedoni, e collocare segnaletica adeguata sulle porte che si aprono su aree interessate dalla circolazione dei veicoli.
Negli incroci tra percorsi pedonali e carrabili occorre predisporre adeguatamente segnaletica ed elementi fisici quali cordoli, barriere, pavimentazione specifica, ecc., indicando chiaramente quali sono i punti di attraversamento pedonale.
Percorsi veicolari
Le regole generali da seguire per realizzare percorsi sicuri sono le seguenti:
- assicurarsi che siano abbastanza larghi con riferimento alle manovre dei veicoli più grandi;
- assicurarsi che le superfici siano adatte per i veicoli ed i pedoni che li utilizzano (le strade interne dovrebbero avere requisiti simili a quelli delle strade pubbliche, per facilitare gli spostamenti di pedoni ed operatori a bordo dei mezzi;
- evitare forti pendenze;
- evitare spigoli e curve cieche;
- tenere i percorsi sgombri da ostacoli;
- assicurarsi che siano chiaramente identificati e segnalati;
- effettuare manutenzione regolare.
Gli elementi che potrebbero essere vulnerabili rispetto ad un impatto con un veicolo (es. cavi o scaffali in magazzino, o tubazioni all’esterno, ecc.) dovranno essere protetti con elementi di robustezza adeguata.
Percorsi veicolari temporanei
I luoghi di lavoro temporanei (cantieri, ecc.) hanno spesso percorsi pedonali e veicolari che cambiano mentre il lavoro procede. Ove possibile, questi percorsi dovrebbero seguire, in linea di principio, le stesse indicazioni sopra riportate per i percorsi permanenti.
Visibilità
La visibilità deve consentire agli operatori a bordo dei mezzi di riconoscere i pedoni e di intervenire in caso di pericolo, ed ai pedoni di vedere i veicoli. Per i conducenti, una buona visibilità è ottenibile riducendo la velocità del veicolo (e quindi lo spazio necessario per arrestarlo o per cambiare direzione di marcia in modo sicuro). È opportuno inoltre collocare degli specchi in corrispondenza di incroci e zone con scarsa visibilità.
Velocità
La riduzione della velocità veicolare è una misura importante della sicurezza dei trasporti sul lavoro. Attraverso misure di controllo del traffico, come dossi, chicane e bande sonore, è possibile indurre i veicoli a ridurre la velocità. È molto importante, tuttavia, selezionare le misure più appropriate in quanto interventi scorretti possono, al contrario, aumentare il rischio (ad esempio, riducendo la stabilità del veicolo).
Si possono anche utilizzare limiti di velocità, ma devono essere appropriati, coerenti in tutto il sito e, soprattutto, fatti rispettare.
Per definire un adeguato limite di velocità occorre considerare la conformazione dei percorsi ed il contesto. Ad esempio, è opportuno tenere velocità più basse in aree in cui sono presenti i pedoni o dove carrelli elevatori e veicoli stradali condividono parte del percorso.
Segnaletica
La segnaletica orizzontale e verticale per i conducenti e per pedoni nel posto di lavoro dovrebbe essere analoga a quella utilizzata sulla strada pubblica (come da Codice della strada), in tutte le situazioni per le quali esista un segnale adatto. I segnali dovrebbero essere collocati in modo corretto e tenuti puliti. In caso di guida in ore serali o notturne, occorre utilizzare segnali con superficie riflettente.
Illuminazione
Ogni posto di lavoro dovrebbe avere un’illuminazione adeguata e sufficiente, in particolare nelle zone dove si verificano:
- manovra di veicoli;
- circolazione ed interferenza tra veicoli e pedoni;
- operazioni di carico e scarico.
Occorre inoltre verificare che non si abbiano variazioni improvvise nei livelli di illuminazione del sito, con il rischio di abbagliamento per i conducenti dei mezzi.
SICUREZZA DEL SITO – LE ATTIVITÀ
Manovre di inversione e retromarcia
Circa un quarto di tutti i decessi che coinvolgono i veicoli sul lavoro avviene in occasione di manovre di inversione o retromarcia. Incidenti di questo tipo producono inoltre anche notevoli danni ai veicoli, agli impianti ed alle strutture.
Il modo più efficace per ridurre incidenti di questo tipo è eliminare la necessità di fare tali manovre, utilizzando ad esempio schemi di circolazione mono-direzionali. Ove ciò non fosse possibile, bisognerebbe fare in modo da ridurre il più possibile la necessità di manovre di inversione e retromarcia.
Laddove tali manovre fossero comunque necessarie, occorre adottare le misure seguenti:
- Installare barriere per impedire ai veicoli di entrare nelle zone pedonali;
- definire ed individuare chiaramente le zone per l’effettuazione delle manovre di inversione;
- tenere le persone lontano dalle zone dedicate alle manovre di inversione e retromarcia;
- utilizzare radio portatili o sistemi di comunicazione analoghi;
- fare in modo di aumentare la capacità dei conducenti di vedere i pedoni;
- installare attrezzature su veicoli per aiutare il conducente e pedoni, ad esempio con segnali acustici di retromarcia, fari lampeggianti, sensori e dispositivi di prossimità per avvisare i conducenti della presenza di ostacoli o pedoni.
Segnalazione
Il compito dei segnalatori è quello di guidare i conducenti ed assicurarsi che le aree di inversione siano libere dai pedoni. Tuttavia, in alcuni siti lavorativi (come ad esempio le cave), i segnalatori sono poco usati a causa delle dimensioni dei veicoli coinvolti.
In caso di utilizzo di segnalatori, occorre verificare che:
- siano impiegati solo segnalatori formati ed addestrati;
- i segnalatori siano chiaramente visibili ai conducenti in ogni momento;
- si utilizzi un codice di segnalamento chiaro e riconosciuto;
- i segnalatori possano operare in piedi ed in sicurezza durante l’intera manovra di inversione o retromarcia.
Parcheggio
Le aree di parcheggio devono essere chiaramente indicate. Occorrerebbe avere aree di parcheggio separate per i veicoli pesanti e per quelli leggeri. Le aree per il carico/scarico dei mezzi pesanti dovrebbero essere ben segnalate.
I conducenti non devono mai lasciare il veicolo incustodito senza prima assicurarsi che ogni elemento (es. motrice, rimorchio, ecc.) sia frenato in modo sicuro, che il motore sia spento e che la chiave di avviamento sia stata rimossa. Se del caso, le “zampe” del semirimorchio devono essere abbassate a terra.
Accoppiamento e disaccoppiamento
I conducenti dei mezzi e gli operatori del sito devono assicurarsi che le operazioni di accoppiamento e disaccoppiamento avvengano in aree ben illuminate, con superficie piana e sicura. I conducenti devono essere adeguatamente formati, e devono essere monitorati dagli operatori del sito per essere certi che seguano le corrette procedure di lavoro.
Carico e scarico
Per ridurre al minimo i rischi per chi si occupa di carico e scarico, occorre fornire le informazioni sulla natura del carico e sulle procedure corrette di carico, fissaggio e scarico. Queste informazioni dovrebbero accompagnare il carico ed essere a disposizione di tutti coloro che sono coinvolti nelle attività di carico, trasporto e scarico.
La zona di carico e scarico dovrebbe essere:
- sgombra da veicoli e persone non coinvolti nell’attività;
- su superficie piana;
- separata dalle altre aree di lavoro;
- sgombra da cavi aerei, tubi, o altri ostacoli;
- protetta dalle intemperie, ove possibile.
Prima di effettuare le operazioni di carico e carico occorre inoltre assicurarsi che i veicoli e rimorchi abbiano innestati i freni di stazionamento e tutti gli altri dispositivi di stabilizzazione.
Nel corso delle operazioni di carico e scarico i conducenti dovrebbero poter attendere il termine dell’operazione in un luogo sicuro.
I responsabili del sito devono assicurarsi di prendere misure per prevenire che i veicoli possano essere messi in movimento durante una operazione di carico o scarico nelle baie di carico.
Queste misure possono includere:
- posizionamento dei semafori nelle baie di carico;
- sistemi di ritenuta di veicoli o rimorchi;
- custodia delle chiavi in un luogo sicuro.
Scarico per ribaltamento del cassone
Per ridurre il rischio di incidenti dovuti al rovesciamento dei veicoli durante le operazioni di ribaltamento del cassone, operatori e conducenti devono collaborare tra loro e assicurarsi che:
- il ribaltamento venga effettuato in piano;
- la motrice ed il rimorchio dei veicoli articolati siano allineati;
- i fermaruota siano utilizzati, ove possibile;
- il portellone venga rilasciato ed assicurato prima del ribaltamento;
- nessun pedone si trovi nella zona del ribaltamento;
- il veicolo non venga lasciato incustodito (e le porte della cabina siano chiuse);
- non vi siano ostacoli nelle vicinanze (es. linee elettriche).
Se durante il ribaltamento il carico non dovesse scorrere sul cassone:
- il veicolo non deve essere messo in moto per liberare il carico (si deve abbassare e risollevare il cassone);
- il conducente non deve salire sulla sezione ribaltabile sollevata per liberare il carico;
- se disponibili, sarebbe opportuno adottare sistemi di scarico vibranti meccanici per liberare il carico bloccato.
Rovesciamento
Per ridurre al minimo i rischi di rovesciamento o cappottamento, gli operatori e gli autisti del sito dovrebbero prendere in considerazione:
- l’idoneità del veicolo;
- la condizione e la pendenza della superficie;
- la velocità operativa del veicolo;
- i percorsi (che dovrebbero essere privi di tornanti);
- la natura e il posizionamento del carico.
I conducenti devono inoltre essere monitorati per assicurarsi che seguano procedure di lavoro sicure, ad esempio indossando le cinture di sicurezza (che devono essere utilizzate, anche in caso di presenza di protezione antiribaltamento).
Copertura dei carichi
Per evitare le cadute dall’alto durante la copertura del carico, occorre seguire queste misure:
- evitare la necessità di lavorare in quota (cioè, se possibile, effettuare l’operazione di copertura restando sul suolo);
- se i lavori in quota non possono essere evitati, utilizzare dispositivi come piattaforme con barriere anticaduta;
- per ridurre il rischio residuo, utilizzare dispositivi di protezione individuale per minimizzare la distanza e le conseguenze in caso di caduta.
In ogni caso, sono sempre preferibili misure che proteggano tutte le persone (es. barriere) prima di adottare misure di protezione individuale (ad esempio sistemi anticaduta). Le passerelle di piattaforme di lavoro devono essere inoltre realizzate in materiale antiscivolo e secondo le specifiche del veicolo.
Manutenzione
I percorsi devono essere sgombri dagli ostacoli e tenuti puliti. La segnaletica dovrebbe essere periodicamente pulita e manutenuta in modo che rimanga visibile ed efficace.
Cos’è il PAS 13?
Il PAS 13 è uno standard globale sviluppato dal British Standards Institution (BSI) che fornisce linee guida dettagliate per l’installazione e il collaudo delle barriere di sicurezza industriali. Questo codice di pratica mira a migliorare la sicurezza sul posto di lavoro offrendo raccomandazioni su come applicare correttamente le barriere di sicurezza per proteggere lavoratori, strutture e attrezzature dagli impatti dei veicoli.
Punti Chiave del PAS 13:
- Scopo: Il documento mira a standardizzare le pratiche di sicurezza, prevenendo incidenti e migliorando la sicurezza generale del sito assicurando che le barriere siano testate e installate correttamente.
- Standard Globale: Il PAS 13 è l’unico codice di pratica per barriere di sicurezza industriali riconosciuto a livello mondiale. Offre indicazioni affidabili per ottimizzare la sicurezza e la gestione del traffico negli ambienti industriali.
- Testing e Certificazione: Le barriere di sicurezza conformi al PAS 13 sono sottoposte a test rigorosi per garantire che possano sopportare le forze d’impatto specificate. Questi test sono verificati indipendentemente da organismi di certificazione.
- Linee Guida Complete: il PAS 13 copre vari aspetti dell’applicazione delle barriere di sicurezza, tra cui: Gestione del traffico e protezione dei pedoni, installazione e configurazione corretta delle barriere, requisiti specifici perpunti di attraversamento, percorsi dei veicoli e segregazione dei pedoni ed importanza dell’altezza e della visibilità delle barriere.
Seguendo le linee guida stabilite dal PAS 13, le aziende possono creare un ambiente di lavoro più sicuro e migliorare l’efficienza delle loro operazioni. Investire in barriere d’impatto di alta qualità conformi agli standard PAS 13 non solo riduce il rischio di incidenti ma protegge anche l’azienda da responsabilità e riduce i costi di manutenzione e riparazione nel tempo.
Se siete interessati, trovate qui il PAS 13.
Un invito agli interessati
Con riferimento alla progettazione della viabilità aziendale, con Trafficlab assisto le aziende dei comparti produttivi nelle fasi di:
- Analisi del sito ed identificazione delle criticità;
- Progettazione della viabilità interna;
- Definizione della segnaletica orizzontale e verticale e degli elementi di separazione;
- Progettazione di interventi per la riduzione del rischio nei punti più critici;
- Proposte migliorative generali per l’aumento della sicurezza.
Il lavoro così effettuato costituisce, ai sensi del D.lgs. 81/2008, una valutazione specifica del “rischio da circolazione interna dei veicoli” relativamente alla sede aziendale. L’insieme degli interventi migliorativi costituisce quindi, analogamente, il “Piano delle Misure di Adeguamento” relativo al rischio in questione.
Invito gli interessati a contattarmi per ogni necessità in merito!